Nel workshop di Fashion Styling in collaborazione con The Greatest Magazine, gli studenti del Master in Fashion Styling & Visual Merchandising Francesca Fusetti, Anoushka Jairath e Xinlu Sun hanno sviluppato il progetto “Verbatim – the tenderness issue”.
Il nome della rivista Verbatim, tradotto come “nelle stesse parole utilizzate originariamente”, deriva dal desiderio degli studenti di raccontare storie di donne che non venivano credute e ascoltate, tramandate di generazione in generazione. Verbatim è infatti la controparte femminile di The Greatest Magazine.
Nel workshop di Fashion Styling in collaborazione con The Greatest Magazine, gli studenti del Master in Fashion Styling & Visual Merchandising Francesca Fusetti, Anoushka Jairath e Xinlu Sun hanno sviluppato il progetto “Verbatim – the tenderness issue”.
Il nome della rivista Verbatim, tradotto come “nelle stesse parole utilizzate originariamente”, deriva dal desiderio degli studenti di raccontare storie di donne che non venivano credute e ascoltate, tramandate di generazione in generazione. Verbatim è infatti la controparte femminile di The Greatest Magazine.
Leader Progetto | Mentore
Matteo Greco
Autori del progetto
Francesca Fusetti
Anoushka Jairath
Xinlu Sun
Il tema centrale ruota attorno alla Tenerezza, interpretata dagli studenti come l’atto di essere gentili sia con gli altri che con sé stessi. La sezione “Imaginarium” è stata concepita con una divisione in due parti: una iniziale e una finale. Entrambe presentano una caratteristica comune, ossia l’utilizzo della texture a tempera e acquerello nella parte superiore delle immagini. Accompagnando queste sezioni, sono stati redatti due saggi, uno all’inizio e uno alla fine della pubblicazione. Inoltre, è stata condotta un’intervista coinvolgendo Manuela Verde, una rinomata fotografa specializzata in nudi e corpi
Per l’ultima fase, lo shooting, gli studenti hanno seguito due linee differenti: “Playing with Myself“, il primo, focalizzato sull’importanza del linguaggio del corpo, e “Consolami“, il secondo, mirato a trasmettere il concetto di connessione umana e conforto. L’obiettivo principale di questo set di fotografie non è stato tanto quello di realizzare uno shooting di moda tradizionale, ma piuttosto di concentrarsi sul concetto stesso, consentendo una comunicazione tra i modelli attraverso l’espressione visiva.
Così, i saggi, l’Imaginarium e lo shooting si intrecciano per narrare le storie delle donne, rivolte alle donne.