Tom Dixon, un designer ed innovatore non convenzionale

Tom Dixon

Tom Dixon (Sfax, 21 maggio 1959) è un designer e direttore creativo britannico, un innovatore con un percorso non convenzionale da autodidatta.

Se avessi trascorso più tempo alla scuola d’arte, mi sarebbe stato detto di fare questo o di non farlo. C’era una grande liberazione nel solo poter fare cose diverse usando oggetti trovati, senza dovermi giustificare”.

Nato in Tunisia nel 1959 – figlio di un insegnante di inglese e di un giornalista del BBC World Service – Tom Dixon si trasferisce in Inghilterra nel 1963. Frequenta l’Holland Park Comprehensive, dove, nel dipartimento di ceramica e durante il corso di Life Drawing, inizia a coltivare la sua ossessione con la materialità, la manifattura e la forma. Ha studiato alla Chelsea School of Art in cui ebbe modo di applicare le proprie doti creative ed espressive utilizzando materiali riciclati.

È un “designer per caso”: ha iniziato, infatti, a disegnare da qualunque materiale potesse ottenere gratuitamente o dagli strumenti primitivi che acquistava.

Negli anni Ottanta suona il basso nella disco band Funkapolitan, sviluppando la sua idea di sviluppare un prodotto da un’idea e gestire un’impresa.

“Con l’autodeterminazione, potresti guadagnarti da vivere con un’idea”.

A causa di un incidente in moto in cui si rompe un braccio, si sposta definitivamente nel mondo del design, iniziando a creare prodotti per divertimento. Sono gli anni dell’apertura del suo laboratorio chiamato “Space”: un think tank, uno spazio aperto indipendente dove artisti e designer possono collaborare e influenzarsi a vicenda in modo creativo e progettuale.

“Mi è venuta l’idea che si possano trasformare i materiali in qualcosa di più prezioso. È ancora quello che faccio”.

Tom Dixon ha iniziato a collaborare con l’azienda italiana di mobili Cappellini, per la quale ha realizzato l’acclamata S-Chair. Negli anni ’90 lo “Space” si trasforma in un vero e proprio studio di design: Dixon viene riconosciuto come designer di alto livello e il suo nome inizia a diffondersi rapidamente tra i marchi di fama internazionale. Il suo successo commerciale ha portato alla sua nomina a Head of Design presso Habitat, nel 1998, dove è diventato Direttore Creativo.

Nel 2002 ha fondato il proprio marchio di design di lusso Tom Dixon, specializzato in mobili, illuminazione e accessori. Così facendo, ha l’opportunità di seguire tutti i processi di sviluppo, produzione e comunicazione per avere una comprensione più ampia del lavoro.

“Sono aperto alle idee, possono rendere il processo creativo completamente diverso da quello di partenza”.

Nel frattempo, ha intrapreso collaborazioni private e istituzionali, dedicandosi a numerosi progetti degni di nota e creando una serie di pezzi destinati a rimanere senza eguali in termini di popolarità e apprezzamento.

Il suo design abbraccia diversi settori: nel 2021, in occasione del 50° anniversario della moto V7 – lanciata nel 1967 dall’iconica casa motociclistica italiana Moto Guzzi – ha disegnato “Tomoto”, un concept che mescola arte motociclistica e design industriale.

Nel 2019 ha lanciato a Milano “The Manzoni” il suo ristorante, showroom e ufficio tutto in uno.

Ha inoltre collaborato nel mondo della musica con il duo elettronico francese Daft Punk per Habitat, disegnando “Coffee table”, un dancefloor come tavolino da caffè.

Le opere di Dixon sono incluse nelle collezioni permanenti dei più importanti musei, tra cui il Victoria & Albert Museum, il MoMa di New York e Tokyo, e il Centre Pompidou.

Nel 2000, Dixon ha ricevuto il prestigioso Ordine dell’Impero Britannico, conferito da Sua Altezza Reale la Regina Elisabetta II. Nel 2014 è stato premiato come Designer of The Year a Maison & Objet a Parigi. Nel 2019 ha ricevuto la medaglia d’argento per il miglior giardino al RHS Chelsea Flower Show e nello stesso anno la prestigiosa London Design Medal al British Land Celebration of Design Awards.

Nel 2021 Tom Dixon ha celebrato quella che avrebbe dovuto essere la data di inizio del 60° Salone del Mobile di Milano, visitando la città come ologramma e lanciando due nuovi prodotti, attraverso la computer-generated imagery (CGI): la sedia “Hydro” a Palazzo Mondadori e il lampadario “Burst” nella chiesa brutalista di San Nicolao della Flue.

Tom Dixon
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TALK CON TOM DIXON

Tom Dixon è stato ospite della serie Disrupting Patterns Talk di Domus Academy. Durante la talk, ha ripercorso le tappe della sua carriera di designer non convenzionale, dall’essere un designer indipendente e innovativo – lavorando con materiali riciclati – a diventare direttore creativo e fondare il suo marchio di lusso Tom Dixon.

La sua carriera è iniziata nella musica, dove ha sviluppato le sue capacità per il business. Queste abilità le ha apprese attraverso l’esperienza piuttosto che attraverso la formazione o un’istruzione vera e propria. Questo crede fermamente gli abbia permesso di creare le proprie idee e prodotti.

La sua carriera dimostra il potere di sperimentare e sviluppare idee. Ha poi condiviso il “dietro le quinte” di alcuni dei suoi pezzi iconici, come la S-Chair, ispirata alla forma di un pollo. Il suo approccio personale nel guardare le cose con una nuova prospettiva lo ha portato a costruire collaborazioni in diversi settori, dalle moto alla musica.

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“Con l’autodeterminazione, potresti guadagnarti da vivere con un’idea”.

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