Scopri di cosa si occupa l’Interaction Designer e i passi da intraprendere per diventarlo.
Ogni giorno compiamo, in automatico, alcuni gesti: allontaniamo le dita per ingrandire un’immagine sullo schermo dello smartphone oppure schiacciamo dei pulsanti in sequenza per avere i soldi dallo sportello del bancomat. Dietro a queste operazioni, come a molte altre che facciamo quasi senza rendercene conto, c’è il lavoro dell’interaction designer.
L’interaction designer è il professionista che si occupa della progettazione dell’interazione tra l’uomo e i sistemi meccanici e informatici. Fa, cioè, in modo che l’uomo – con semplici ed intuitive manovre – ottenga dalla macchina (sia essa un computer, uno smartphone o la cassa automatica di un supermercato) ciò che vuole. Per raggiungere questo obiettivo parte dall’analisi del contesto: studia l’utente, i suoi bisogni, le motivazioni che lo portano ad interagire con la macchina, le situazioni in cui ciò accade. Sulla base degli elementi raccolti, procede allo sviluppo del design del prodotto definendo sia gli aspetti funzionali (come dovrebbe funzionare) sia gli elementi estetici (l’aspetto, i colori, le dimensioni). A questo punto mette in pratica l’idea: procede con la costruzione di prototipi interattivi che saranno sottoposti a svariati test così da identificare le criticità. In tale modo il dispositivo viene via via modificato sino ad arrivare alla versione finale.
Il percorso accademico di un interaction designer tipicamente include una laurea in un campo del design. Tuttavia, non mancano professionisti con studi legati alla psicologia e/o alla sociologia. Queste discipline sono, infatti, fondamentali per comprendere i fattori che influenzano gli atteggiamenti e i comportamenti delle persone. Acquisire una solida base dei principi del design, della user experience (UX) e del design dell’interfaccia utente (UI) è cruciale. Gli studi universitari di solito sono seguiti da un master, che consente di acquisire conoscenze e competenze specialistiche. L’esperienza pratica è altrettanto importante: gli aspiranti interaction designer dovrebbero costruire un portfolio che mostri le loro competenze attraverso progetti, stage o lavori da freelance. Per creare design centrati sull’utente è essenziale possedere la padronanza dei software di design e degli strumenti di prototipazione, così come la comprensione dei metodi che gli utenti utilizzano per fare ricerche. L’apprendimento continuo attraverso corsi, workshop e l’aggiornamento costante sulle ultime tendenze in tecnologia e design è vitale per il successo in questo campo dinamico.
L’interaction design riguarda la progettazione di prodotti, ambienti, sistemi e servizi digitali interattivi. Si concentra sulla creazione di interfacce coinvolgenti che facilitino l’interazione tra gli utenti e i sistemi meccanici o informatici. Gli interaction designer mirano a rendere l’esperienza utente intuitiva ed efficiente, partendo dal modo in cui gli utenti interagiranno con il prodotto, inclusi la navigazione, il posizionamento dei pulsanti, i tempi di risposta e i meccanismi di interazione. L’obiettivo è migliorare l’usabilità e garantire che la tecnologia soddisfi le esigenze e le preferenze degli utenti, rendendo l’esperienza complessiva funzionale e piacevole. Questo campo è affine all’user experience (UX) design, poiché influisce direttamente sul modo in cui gli utenti percepiscono e interagiscono con un prodotto.
L’interaction designer coniuga uno spiccato senso pratico con il senso estetico. Se, infatti, da una parte deve saper cogliere le istanze pragmatiche degli user e capire come rispondervi in maniera efficace ed efficiente, dall’altra parte deve saper tradurre il tutto in soluzioni esteticamente accattivanti e coinvolgenti. Inoltre è flessibile e orientato al problem solving. Nel processo di progettazione e, successivamente, di test del prototipo, si trova ad affrontare ostacoli e difficoltà di vario tipo (dai problemi prettamente tecnici a quelli connessi alla gestione del budget). Un altro aspetto importante è la capacità di comunicazione. Saper interloquire con persone diverse – a partire dagli user potenziali – è fondamentale nella sua attività di ogni giorno. Non va, poi, dimenticato che il suo è un lavoro di gruppo: l’attitudine al team working è, pertanto, imprescindibile.
Le competenze informatiche sono una parte importante del background dell’interaction designer. In particolare conosce e sa utilizzare con disinvoltura i linguaggi di programmazione e progettazione web (per esempio Arduino, Processing, Javascript, HTML). Inoltre ha una conoscenza professionale dei tool UI (come Figma, Sketch).
L’interaction designer può sviluppare la propria carriera in una design consultancy o in azienda. In entrambi i casi entra con una posizione junior, con compiti strettamente esecutivi, per poi crescere sino a divenire il responsabile dell’intero team di progettazione. In alternativa – oppure dopo aver acquisito una certa esperienza – può lavorare come freelance, proponendosi come consulente a varie tipologie di imprese.
L’interaction designer può sviluppare le sue competenze all’interno del Master in Interaction Design di Domus Academy che si rivolge a laureati e/o professionisti in product design, service design, visual and graphic design, media and web design, architettura, informatica e ingegneria ed è aperto anche ai candidati in possesso di laurea o diploma in scienze della comunicazione, psicologia, sociologia o discipline equivalenti, motivati da un forte interesse a svolgere ricerche nell’area tematica del programma e ad elaborare un portfolio importante in quest’ambito.
In Domus Academy, è possibile conseguire un Master Accademico oppure un Double Award Master. Il Master Accademico (60 ECTS), con un programma sviluppato in 5 moduli, uno stage curriculare e un workshop finale di progetto, permette di conseguire un titolo di studio accreditato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), oltre ad un Master Diploma rilasciato da Domus Academy. Con il Double Award Master (90 ECTS), gli studenti hanno, invece, la possibilità di integrare il percorso di studi composto da 5 moduli, stage curriculare e workshop finale di progetto, con lezioni aggiuntive e una più approfondita tesi progettuale individuale. Il Double Award Master permette di ottenere un Master Accademico riconosciuto dal MUR e, in aggiunta, un Master of Arts ufficialmente riconosciuto dal sistema britannico (Privy Council) e rilasciato da Regent’s University London.
Il Master in Interaction Design di Domus Academy comprende i corsi teorici in Storytelling & Visual Narrative, Digital & Physical Prototyping, Design Research Methods & Tools e Professional Accelerator Activities, nonché i workshop in Experience Design e Tangible Interactions; infine, un elective workshop a scelta tra Product Strategy, Identity Design, Entrepreneurship through Design, Advanced Design & Processes e Service Design.
Il Master in Interaction Design di Domus Academy propone un approccio multidimensionale, grazie al quale gli studenti acquisiscono le competenze per definire problemi e proporre soluzioni relative all’interazione e all’esperienza dell’utente, attraverso tecnologie innovative.
Con il Master in Interaction Design di Domus Academy si formano professionisti con competenze avanzate nel campo del design, con la possibilità di intraprendere una carriera come consulenti o imprenditori autonomi e ruoli di interaction designer, experience designer, design researcher e digital designer.